Acqui Terme, il Brachetto secco diventa un vino stellato

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Una delegazione di giudici di qualità ha apprezzato il Brachetto secco di Acqui Terme

ACQUI TERME. Diecimila bottiglie all’anno su una produzione totale di circa tre milioni. Eppure potrebbe essere proprio un prodotto di nicchia come l’Acqui Rosso ad aprire al Brachetto le porte dei ristoranti italiani d’eccellenza.

La versione «secca» del vino simbolo della città ha conquistato i palati dei sommelier di tre locali «stellati» che nei giorni scorsi, insieme a uno dei maggiori blogger di settore, sono approdati fra le colline dell’Acquese su invito del Consorzio di tutela Vini d’Acqui, guidato da Paolo Ricagno, per andare alla scoperta del mondo del Brachetto. Degustazioni in cantina, tour nelle vigne, full immersion fra i resort, che hanno svelato il potenziale (anche turistico) del sistema vitivinicolo acquese ai sommelier Matteo Bernardi del ristorante Le Calandre di Padova, tre stelle Michelin, Sebastien Ferrara che affianca lo chef Enrico Bartolini al Mudec di Milano, tre stelle, e Cristian Brancaleoni, miglior sommelier Aspi 2022 che lavora per il ristorante Del Cambio di Torino, una stella. A loro si è unito Saverio Russo di WineBlogRoll.